ABBIAMO UNA DATA DI SCADENZA?
Questa cosa del lavoro mi sta mettendo un ansia assurda,
mi sembra di avere una data di scadenza.
Quest'anno compio 27 anni, mi sto laureando alla magistrale.
Mi sarei potuta laureare prima ma la realtà è che ho quasi sempre messo il lavoro davanti
e ho deciso di fare più esami (allungando questo percorso all'infinito)
nella speranza che un giorno mi tornassero utili.
Non so di preciso quando ho deciso di voler fare l'insegnante,
è come se fosse una cosa intrinseca dentro di me,
probabilmente dal liceo anche se non saprei dire il motivo.
Forse le motivazioni che mi hanno spinto a voler inseguire questo percorso non sono delle più lodevoli, una parte di me ovviamente vorrebbe ispirare e trasmettere la mia passione agli altri ma la verità è che io trovo lo studio delle materie umanistiche profondamente illuminante,
consolatorio per certi aspetti,
mi aiuta a ridimensionarmi e guardare la vita da un altro punto di vista.
Mi piace studiare, passare i pomeriggi a leggere e scoprire cose nuove,
quindi la scelta di questo percorso era più o meno sensata
Il mio innato ottimismo mi ha fatto passare sopra all'evidente carenza di lavoro in questo settore
Però quasi alla soglia dei trent'anni mi manca una stabilità lavorativa.
Ho da sempre fatto lavori più o meno seri ma vorrei trovare una routine mia,
è come se stessi aspettando di laurearmi e di trovare un lavoro stabile per iniziare la mia vita:
per potermi comprare qualche abito per andare a lavoro,
per avere il tempo (ma più che altro i soldi) di andare dall'estetista a farmi bella,
avere le unghie curate, avere un motivo valido per truccarmi
e mettermi il rossetto di prima mattina.
Mi sento in ritardo sulla tabella di marcia, mi sento indietro,
perché si in parte ho "perso tempo", potevo fare delle scelte diverse.
Molte decisioni che ho preso non erano geniali
Sicuramente ho imparato e tratto degli insegnamenti da tutte loro
ma ho fatto un po' di casino negli ultimi 7 anni cercando di trovare me stessa,
e alla fine non è che mi sia ritrovata più di tanto.
Anzi attualmente a pochi mesi dalla laurea con ancora 3 esami da spuntare nel piano di studi
mi sento più persa che mai, vorrei avere solo qualcuno che mi confermasse che sto facendo tutto giusto, che andrà tutto bene che un giorno sarò li,
seduta alla cattedra e mi piacerà il mio lavoro,
che sarò soddisfatta e tutti questi anni di sacrifici e impegno saranno ripagati
diventando solo un ricordo lontano.
Mi sento stremata, sento l'orologio che corre imperterrito con il suo ticchettio.
Non sto prendendo nemmeno in considerazione l'idea che non mi piacerà il mio lavoro,
credo di non potermelo nemmeno permettere
Dopo tutta questa fatica mi dovrà piacere di sicuro
Non ho un piano B,
non ho proprio un piano alternativo,
ho puntato e sto puntando tutto su questo.
Non so quanti di voi si sentano così, non credo di essere l'unica ad avere queste preoccupazioni.
La volete sapere una cosa buffa?
Non ho mai provato a fare l'insegnante,
non sono mai stata nemmeno una di quelle persone che ha fatto ripetizioni,
ho iniziato a farle quest'inverno e non saprei darci un giudizio in merito,
mi sento fortemente in difetto come se non fossi abbastanza
Ho davvero qualcosa da dare agli altri?
Da dove è nata questa considerazione:
stamattina ho visto un articolo in cui si comunicava che forse ci sarebbe stato un concorso quest'estate (non so se sia vero) io dovrei concludere gli studi a luglio,
sarei in tempo per fare il concorso anche se mi manca ancora qualche CFU per le classi di concorso...
Chissà se posso recuperarli anche dopo il concorso, e se non dovessi laurearmi in tempo?
Devo fare le procedure per iscrivermi,
non ho idea di come funzioni,
dovrò studiare per il concorso?
Davvero non basta tutto quello che ho studiato fino ad ora?!
E se per un qualsiasi imprevisto non dovessi farcela a partecipare al concorso?
O se peggio ancora non ci sarà nessun concorso?
Che fine farò?
Ci saranno altri treni da prendere?
Se perseveriamo arriverà il nostro momento o rischio di scadere nell'attesa?
"Per ogni cosa c'è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo.
RispondiEliminaC'è un tempo per nascere e un tempo per morire,
un tempo per piantare e un tempo per sradicare le piante."
(Qoelet 3:1-2)
Ho passato gli ultimi anni a pormi gli stessi dubbi che ti poni in questo articolo pensando e ripensando di continuo a questo passo che ho riportato (e che ti consiglio di leggere fino al versetto 15, ma verrebbe lungo qui). Penso di aver capito che sì, c'è un tempo esatto, ma lo stabiliamo solo noi, e nessun orologio esterno.
Concorsi o no, CFU o no, ci sarà tempo per fare tutto, anche a 32 anni, quasi 33. Figurarsi a 27.
Ciao fiore.
Prevedere il futuro è un dono che a noi non viene concesso Kikka ,possiamo solo crederci ed andare avanti,sbagliare ,rialzarci per poi sbagliare di nuovo,l’importante è non mollare mai perché sicuramente prima o poi arriva il lieto fine.
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