NE VALE LA PENA?
Perché tradiamo la fiducia che viene riposta in noi?
Perché proviamo, invano, a cercare fuori dalle mura di casa quel qualcosa che ci manca inevitabilmente dentro? Che cosa può darti una persona nuova che non hai già avuto o che non puoi avere nuovamente da chi ti sta già accanto.
A volte sembra che la gente non se ne renda conto, della fortuna che ha. C'è chi ha un compagno con il quale ha condiviso una grande fetta della propria vita e con il quale potrà invecchiare insieme e ripercorrere passo dopo passo tutte le tappe condivise. Non la percepite la magia che sussiste in tutto questo?
E' una possibilità che a me non è stata concessa, alla soglia dei trent'anni non c'è nessuno accanto a me perché si stanno esaurendo le persone che sono ancora disposte ad amare veramente.
Vale davvero la pena rovinare una possibilità del genere per coloro che ce l'hanno già?
Uomini e donne, per certi aspetti siamo molto più simili di ciò che pensiamo, in fondo vogliamo tutti le stesse cose dalle relazioni: affetto, attenzioni, sesso, complicità, intesa e magari sperimentazione. Vogliamo tutti le stesse cose è che a volte ci si dimentica di essere amanti perché si è troppo presi ad essere lavoratori, genitori, amici, parenti e molto altro. Sono convinta che il sesso fatto con una persona che ami da una vita sia più sublime che con qualcuno che conosci appena con il quale condividi poco niente.
Qualcuno di voi potrà obiettare che una persona nuova, genera una scintilla. Ed effettivamente c'è un qualcosa che scatta, l'attrazione è unicamente una reazione chimica, non è razionale e se la analizzi con la testa te ne rendi conto che è una stronzata. Il problema sta proprio qui, nell'annientamento dei pensieri, il sopravvento del cuore sulla ragione e il distaccamento totale dalla realtà. Quando ci si ritrova in un vortice simile, ci si domanda come sia stato possibile arrivare a tanto.
Come è stato possibile aver giocato con il fuoco in questa maniera senza neanche essersene accorti.
La potenza in questo tipo di attrazione è la reciprocità, si diventano due estremità della stessa cosa, non importa se ignori, se fai finta di niente, se neghi, la connessione c'è e non puoi scappare.
Dite che sia vero? Che siamo disposti ad accettare anche un temporale quando la nostra vita è fin troppo serena, ci va davvero bene ritrovarci nel mezzo di un tornado? Che sia una sorta di rito di passaggio per poter apprezzare nuovamente ciò che stavamo dando per scontato?
Io ho tantissime domande e quasi nessuna risposta, se non che certe situazioni non sai come gestirle, il duello tra cuore e ragione è una delle battaglie più antiche mai descritte in cui non ci sono ne vincitori ne vinti, al massimo sopravvissuti.
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