COERENZA
Vi definite persone coerenti?
Io non mi ero mai soffermata su questa domanda,
ma se me lo avessero chiesto in passato avrei risposto di sì senza pensarci troppo.
Perché? Perché sono sempre stata molto testarda, cocciuta, ostinata...
Essendo una persona che si impunta con i suoi obiettivi pensavo di essere anche una persona coerente.
Ma una conversazione notturna avuta con un mio amico mi ha mostrato un mio lato di cui non mi ero mai accorta: mi contraddico.
Spesso
Mi confido con gli amici dicendo delle cose,
ma poi agisco in modo non lineare con i buoni propositi che avevo enunciato.
Giustamente, mi hanno fatto notare che questa è mancanza di coerenza.
Le persone coerenti sono belle: pensano una cosa, dicono la stessa e compiono azioni in linea con quanto hanno pensato e detto. Credo siano anche interiormente più serene perché non c'è nessuna lotta dentro di loro: cuore e cervello vanno nella stessa direzione.
Ho un'amica così: coerente, si chiama Giulia. Se dovessi scegliere se metterla nella colonna delle persone impulsive o razionali sceglierei sicuramente la colonna della razionalità.
Il suo modo di pensare e di ragionare segue una logica, e la trovo una cosa bellissima.
Io invece vivo nella colonna degli impulsivi, non che mi dispiaccia, ma a volte mi sembra di essere una trottola: so che direzione devo intraprendere ma mi faccio distrarre da ciò ce mi circonda e finisco per perdere la retta via.
Un altro mio amico mi ha paragonato ad un fuoco d'artificio, nessuno mai aveva utilizzato una simile metafora per descrivermi però devo dire che mi ci rivedo.
Non è strano che gli altri siano in grado di vedere sfumature di noi che ignoravamo?
Ad ogni modo, mi sarebbe piaciuto essere una persona coerente, è una bella qualità, non trovate?
Io però mi sono sentita sempre divisa dentro, spaccata: con il cuore da una parte e il cervello dall'altra.
Si vede soprattutto nelle mie scelte pessime nel campo amoroso, è il campo di battaglia dove ho seminato più morti a causa della mia incoerenza e della mia incapacità a portare avanti le decisioni.
Perché il problema non è nell'individuare la cosa migliore per noi stessi è proprio sull'impegno quotidiano di continuare sulla strada intrapresa.
Ci perdiamo nel tragitto e forse è un pochino frustrante,
perché sembra di continuare a cadere e tornare indietro.
Poi, se ad essere onesti, sembra di ricadere sempre negli stessi errori solo con sfumature diverse.
Credo che rispecchi il detto "fra dire e il fare c'è di mezzo il mare", non avevo mai colto a pieno questa frase. Forse chi l'ha detto voleva dire che uno può anche pensare la cosa giusta, può dirla ad alta voce ma poi per realizzarla bisogna impegnarsi e questo non è scontato come sembra. Basta un momento di debolezza, in cui si perde la disciplina, per cadere nella trappola.
Secondo me ci frega anche la mancanza di PAZIENZA, le persone coerenti tendenzialmente sono pazienti, sanno cosa vogliono e sono disposte ad aspettare per ottenere ciò che sanno volere.
Noi incoerenti scendiamo a compromessi.
Ve ne siete mai accorti? Non posso mica essere l'unica suvvia...
Sappiamo cosa vorremmo ma visto che non siamo certi che possa arrivare pensiamo ad un piano B per sicurezza, poi per non rimanere scoperti intraprendiamo il piano C pensando
"va be dai meglio di niente, intanto vado avanti anche se non è la strada che voglio"
Ma questo modo di agire alla fine ci fa perdere di vista cosa vogliamo realmente, rischiamo di diventare una somma di piani B e C, se ci domandano quale era il piano A non ce lo ricordiamo nemmeno più...
Io ci ero finita così: senza ricordami quale fosse il piano A, quello originario. Troppo concentrata ad avanzare su strade apparentemente più immediate. Non è stato facile tuffarsi nei meandri dei ricordi per capire dove avessi perso i miei sogni....
Da piccoli spesso durante le varie attività proposte dai grandi ci veniva chiesto di descriversi con tre pregi e tre difetti, mi ricordo che dicevamo sempre tutti gli stessi. Il più sfortunato era sempre il primo del cerchio che doveva cominciare... Se ti vergognavi ad attribuirti dei pregi perché non volevi sembrare vanitoso o arrogante mi ricordo che trovarsi dei difetti era proprio impossibile e spesso si inventavano.
Se potessi tornare indietro suggerirei alla bambina con i capelli castani e gli occhi da cerbiatto di definirsi pure: impaziente e incoerente, così almeno due su tre sarebbero stati veritieri.
L'importante è esserne consapevoli e cercare di correggere il tiro.. io stesso lo sono "incoerente" a volte, però lavoro giornalmente per limare questa mia caratteristica.. 😘
RispondiElimina