RIALZARSI
Come fate a rialzarvi quando cadete?
Come fate ad andare avanti controvento quando siete insicuri o spaventati?
Quando ti rimetti in piedi dopo una caduta non è che riprendi a correre con la stessa velocità di prima.
Vacilli, probabilmente rialzandoti cadi nuovamente.
Non lo trovate frustrante? Io devo ammettere che a volte trovo frustrante vedere gli altri che vanno avanti quando io sono li ferma: inginocchiata sul cemento, con la testa incassata nelle spalle e le mani puntate a terra. Lo trovo frustrante nonostante sia consapevole che capita a tutti, che è inevitabile e che le persone che mi sfrecciano accanto sono cadute, o cadranno anche loro prima o poi perché non è una cosa che si può evitare, fa parte del gioco e dovrebbe essere accettata come tale.
Eppure non riesco ad accettare di sbagliare, di non riuscire, di non farcela, di dover rallentare.
Faccio fatica ad accettare di dovermi reinventare di dover trovare un'altra strada quando realizzo che quella intrapresa non va più bene.
Oggi mi sento così, a pezzi. In questi momenti non riesco a fare nemmeno le cose che mi piacciono di più e che so che mi farebbero stare bene, mi sento bloccata, paralizzata, è come se la mia zona di comfort si restringesse intorno a me ad ogni respiro fino a soffocarmi, mi stritola, mi impedisce di ragionare, di riflettere con lucidità e di conseguenza di agire. In questi momenti solitamente mi agitavo, sentivo il panico, l'ansia crescere dentro di me mi veniva da scappare da tutto quello che provavo.
Ma scappare non mi ha mai realmente aiutato,
fuggire da quello che proviamo
(ammesso che tu ci riesca temporaneamente)
non serve, non fai altro che allontanarti da ciò che sei...
Così ho provato una strategia diversa, quando mi sento così: compressa, rinchiusa...
Lo accetto
Accetto di sentirmi così, se sono a casa mi permetto di distendermi sul divano, mi raccolgo, mi abbraccio le gambe, appoggio il mento sulle ginocchia, mi faccio piccola piccola e lascio andare la mente, non provo più a contenerla, la libero, penso solo a respirare e guardo tutte le emozioni che mi stanno attraversando, spesso lascio fuoriuscire le lacrime: piango finché il mio corpo ha bisogno di espellere lo stress, la solitudine, la paura, la preoccupazione..
Così facendo sento il mio corpo che si libera, ritorna leggero, e quando me la sento, quando il respiro si calma, mi rimetto seduta, mi passo le mani nei capelli, mi asciugo il viso, mi rimetto gli occhiali, mi faccio la coda, metto un po' di musica...
mi prendo qualche altro minuto, chiudo gli occhi, inspiro...espiro...inspiro
e quando me la sento
mi rialzo!
Quello che fi, è l'unica soluzione, secondo me. Accettare è sofferenza, ma per cambiare, in meglio, ogni giorno.
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