SEGRETI

S E G R E T O 

Che parola interessante, non trovate?

Sono andata a leggerne l'etimologia sul dizionario:

Dal latino secretus participio passato di "separare" "appartare" 

letteralmente quindi appartato, nascosto, che si tiene in disparte.

Segreto è qualcosa che non deve essere visto, letto, trovato, detto, imparato, condiviso, raccontato, in passato persino pensato o creduto (si pensi alle persecuzioni religiose o alla condanna di Galileo)

Segreto è qualcosa di altro rispetto a ciò che è considerato lecito, conosciuto, accettato, normale, 

qualcosa che agisce, dietro le quinte, come il burattinaio che tira i fili (si pensi alle organizzazioni illecite per rovesciare un governo)

Segreto va bene anche per qualcosa di intimo, astratto, intangibile, che non possiamo toccare o vedere ma solo sentire (la paura o meglio ancora la passione)

Nella letteratura chiunque parla di SEGRETI: da Dante, passando per Manzoni fino ad arrivare a Calvino, Moravia e potremmo citarne tanti altri di conosciuti ai più.

Mi viene in mente il personaggio dell'innominato de I promessi sposi, 

ora non so chi si ricordi questi particolari della storia ma...

L'innominato era un uomo al quale gli altri si rivolgevano per chiedere favori immorali. Un uomo classificato come "cattivo" che incuteva terrore per le cattiverie che riusciva a commettere apparentemente senza sensi di colpa. Qui la parola APPARENTEMENTE è fondamentale perché si mostrava per ciò che non era (primo segreto)

L'innominato sotto richiesta di Don Rodrigo rapisce la giovane Lucia rinchiudendola nella sua dimora (secondo segreto) 

L'innominato è un uomo sofferente e profondamente infelice tant'è che quella notte sopraffatto dai sensi di colpa per come aveva vissuto la sua vita decide di suicidarsi, non aveva comunicato a nessuno quella decisione (terzo segreto). 

L'innominato viene salvato da Lucia ed inizia tutto un percorso di rinascita e riscoperta di se stesso.

Il personaggio dell'innominato non viene delineato da Manzoni, non gli viene attribuito un nome, una fisionomia e nemmeno delle peculiarità fisiche che potrebbero farcelo immaginare in un modo preciso. Così facendo la sua immagine resta misteriosa (altro segreto) e questo ha una duplice scopo in quanto nel suo volto potremmo riconoscerci noi tutti, come uno specchio.

Tanti segreti in pochi passi di un testo lungo oltre 150mila parole...

Questa riflessione mi è venuta in mente perché stavo pensando se oggi, nel mondo dei social, del condividere a tutti i costi esistessero ancora dei segreti. 

Voi ne avete?

Se avete un segreto riuscite a tenerlo davvero solo per voi? 

O finireste per confessarvi con qualcuno? 

Un amico o tramite un post online?

Le generazioni passate secondo me avevano più segreti, direi per due motivi: da un lato non avevano a disposizione svariati modi di condividerli, dall'altro non andava di moda aprirsi visto che nella maggior parte dei casi si rischiava di essere allontanati dalla società in cui si viveva perdendo tutto.

Ci pensate a quanti segreti, pensieri, paure, sogni sono morti con i nostri nonni o bisnonni? Quante cose non sono mai state raccontate facendo ammalare coloro che erano costretti a portare i pesi in silenzio sulla schiena.

Viviamo nell'epoca della condivisione, indipendentemente che ci succeda una cosa bella o brutta sentiamo l'esigenza di spiattellarla, postiamo la foto con la corona d'alloro su instagram ancora prima di essere usciti dall'aula della proclamazione, vogliamo il video del matrimonio prima ancora di essere tornati dalla luna di miele. Mettiamo online la nostra vita ancora prima di aver assaporato i momenti.

Chissà perché siamo così ossessionati dal dover far sapere agli altri cosa facciamo, con chi siamo, dove andiamo. 

Che poi anche in passato secondo me ci si raccontava, è solo che magari si spediva una lettera, si custodiva un diario nel comodino della camera da letto, ci si confessava sul letto di morte alla persona che ci stava accompagnando in quel delicato momento.

Sinceramente sono un po' scettica nel credere che che nel 2023 la gente riesca a tenere i segreti a lungo, io compresa. Non vi capita mai di dire più di quello che dovreste? Di parlare a sproposito o dire una parola di troppo che vi tradisce? Certo, in questi casi, dipende sempre da quanto è attento l'interlocutore e da quanto è interessato a sapere realmente di voi.

Ma non sono convinta che i segreti siano fatti per durare, seminiamo tracce ovunque andiamo, e se qualcuno avesse davvero voglia di seguirle, rimettendo insieme i pezzi, prima o poi ci raggiungerebbe.

Se ci pensate sono tanti i segnali che ignoriamo ogni singolo giorno volontariamente per vivere sereni, ma di fatto non siamo stupidi. 

La polvere prima di nasconderla sotto il tappeto per non vederla la spostiamo con la scopa anche se fingiamo di non accorgercene.

Per voi i segreti esistono ancora? Riuscite a conservare dentro di voi qualcosa di pesante? Senza mai dirla ad alta voce a qualcuno per farla sembrare più reale, senza scriverla su un diario, appuntarla su un foglio o imbrattare una parete o una tela?

L'innominato è stato salvato da Lucia perché si era tradito in qualche modo o atteggiamento, e lei attenta ascoltatrice dell'anima aveva capito che non c'era coerenza tra le parole e lo sguardo del suo rapitore. Così quella sera, mossa dal suo istinto, decise di andare a controllare lo stato di salute dell'uomo che le aveva tolto la libertà. Così facendo salvò lui ma soprattutto se stessa... 

Questa è la potenza della gentilezza ma ne parleremo un'altra volta.

Questo post è per tutti coloro che ignorano la potenza delle parole, 

della letteratura, dell'arte, della filosofia e di qualsiasi altro prodotto dell'uomo