VI SIETE MAI SENTITI STUPIDI?


Non sapevo come iniziarlo questo post, 
non sapevo come porre la questione...
...e così ve lo chiedo direttamente:

Vi sentite mai stupidi?
Vi è mai capitato di pensare qualcosa, di avere un'idea e subito 
quasi contemporaneamente ritenere che fosse una stupidaggine?
Perché se fosse stata un'idea buona sicuramente qualcun altro l'avrebbe già realizzata!

Ho sempre avuto questo tipo di sensazione,
sensazione nata sicuramente nell'ambiente scolastico.
Me le ricordo ancora le risate dei compagni 
quando alzavi la mano per proferire parola in aula,
che fosse una domanda o un'osservazione venivi deriso, schernito.
Quella cosa che tu non avevi capito, 
gli altri l'avevano compresa subito 
(o fingevano che fosse così).
Quel commento che avevi espresso era ridicolo e non meritava di interrompere la lezione.
Esporsi significava essere considerati stupidi.

Così durante il liceo, ho smesso domandare, di chiedere se avevo dubbi.
Questo atteggiamento me la sono trascinata per tutti gli anni universitari,
li ho vissuti nell'ombra, in disparte, senza mai farmi avanti.
Sapevo che il problema non era risolto ma mi sembrava di aver arginato la questione 
senza rendermi conto di aver fatto un casino.
Quella sensazione di sentirmi stupida non l'avevo estirpata
anzi l'avevo covata dentro di me per tutto quel tempo.

Non dire quello che pensi, tanto sicuramente non è intelligente.
Non chiedere quella cosa, se non l'hai capita è perché sei stupida.
"Secondo me si potrebbe..."
"Io farei..." 
"Io credo che..."
"Ho pensato questa cosa..."
"Perché non proviamo a..."
sono tutte frasi che ho pensato migliaia di volte e che non sono mai riuscita a sputare fuori
Nella mia testa tutti questi discorsi finivano,
(anzi purtroppo tendono a finire ancora)
sempre nello stesso modo:
"se non l'ha proposto nessuno vuol dire che è una cosa stupida,
evito di dirla che faccio più bella figura".

Il succo della questione comunque è un alto:
mi sono resa conto che mi vergogno di dire la mia, 
mi vergogno di esporre una mia idea, di parlare di un mio progetto, di un mio sogno.
Mi vergogno perché ho paura di essere considerata stupida.
Sono terrorizzata che la persona con cui mi confido mi risponda:
"E' ridicolo quello che dici, come potrebbe..." 
"Questa cosa non sta in piedi, non ti rendi conto che..."
"No non funziona così, non capisci..."
"Come ti è venuto in mente?"
"Non ha alcun senso"

Oggi a colazione un amico saggio mi ha detto una cosa saggia.
"...Se non ti esponi ti precludi la possibilità di un confronto, di uno scambio 
in un certo senso anche di un'evoluzione.
Probabilmente le macchinazioni elaborate dal tuo cervello non sono perfette,
devono essere messe a punto, sistemate, ma sono un punto di partenza.
Se non dici quello che pensi resti ferma..."
L'amico saggio mi ha fatto riflettere parecchio...
...Mi precludo delle possibilità...
Da questa prospettiva è terrificante vivere nell'ombra come sto facendo io.

L'amico saggio, sempre lo stesso, questa sera mi ha chiesto a quali conclusioni sono giunta.
Onestamente nessuna.
Sul passato non ha senso rimuginare, 
non posso tornare indietro agli anni spesi nelle aule universitarie per alzare la mano.
Potrei cambiare il mio atteggiamento futuro data la consapevolezza acquisita sul mio nuovo difetto.
Scardinare vent'anni di auto convinzioni non sarà semplice.

Grazie J















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