LA BAMBINA E L'ARMADIO


C'era una volta una bambina che, com'è consuetudine, aveva tanta paura dei mostri.
Non so se voi ne siete a conoscenza ma i mostri vivono nei luoghi bui,
Francesca lo sapeva e per questo si era adattata.
A dire il vero a lei non importava che loro vivessero sereni nell'oscurità della sua stanza,
anzi era felice per loro,
semplicemente non voleva essere importunata mentre dormiva,
non le piaceva essere colta di sorpresa.
Con il tempo la convivenza raggiunse un equilibrio bilanciato.
Lei teneva le persiane alzate per fare entrare la luce e i mobili chiusi,
per evitare che i mostri uscissero dai loro nascondigli mentre lei era distratta.

Crescendo la bambina capì che i mostri non si nascondevano dove credeva lei
però ormai aveva preso l'abitudine di chiudere rigorosamente armadi e cassetti.
Nell'adolescenza sviluppò anche altre ossessioni compulsive tra cui la pulizia maniacale,
l'ordine e la pianificazione meticolosa.

Così, non c'era sera che Francesca prima di coricarsi controllasse la sua stanza.
I pupazzi al loro posto, i vestiti in ordine,
i cassetti chiusi fino in battuta e le ante dell'armadio serrate.
Fino a quando
Un giorno
Ella fu contagiata da una strana malattia.
Non se ne accorse subito.
Ma perse il senno.
La sera che se ne accorse, poteva sembrare un giorno come un altro,
stava per spegnere la luce sul comodino quando notò quasi per caso l'anta dell'armadio socchiusa,
con una manica bluastra che spuntava fuori.
Ci pensò di alzarsi per sistemare.
Ci pensò.
Settimane, mesi, anni prima non ci avrebbe dovuto neanche riflettere,
si sarebbe alzata senza battere ciglio pur di avere tutto in ordine e sotto controllo.
Ci pensò, ma non fu in grado di agire.
Ignorò il problema,
fece finta di non vedere e spense la luce.
La situazione da lì a breve degenerò,
l'armadio restava sempre più spesso aperto,
anzi ormai le ante non venivano chiuse più se non quando intralciavano il girovagare nella camera.
I vestiti in disordine si domandano perplessi cosa stava succedendo,
se dovevano preoccuparsi oppure no.
Sarebbero stati gettati?
Perché venivano lasciati così in bella vista e non riposti ordinatamente
tra le accoglienti pareti del legno??

Inizialmente Francesca ci provò a guarire,
ma più si sforzava più la situazione le sfuggiva di mano
così decise di arrendersi.

Questa storia però ha un lieto fine.
Francesca dopo qualche mese si riprese
Un giorno senza neanche accorgersene andò a letto con tutte le ante dell'armadio chiuse,
come una volta.
Lo fece spontaneamente senza nemmeno rendersene conto.

Una sera spense la luce e si accorse di non essere osservata dagli abiti e pensò sorridendo
"Sono ritornata"

Datevi tempo,
va bene se vi perdete
non forzate dove non riuscite ad arrivare
ascoltatevi
e abbiate pazienza.

Commenti

  1. Penso che sia una bellissima storia.
    Un giorno vorrei poterla raccontare ai miei figli per poi spiegargli la morale dietro. Hai centrato un bel punto Francesca il tempo, e la pazienza.

    Dicono che l’ordine che ti circonda rispecchi quello che hai in testa…

    Trovare un equilibrio fuori vuol dire trovarlo anche dentro.
    Un po’ come rifare il letto per averlo “croccante”la sera, è inutile rifarlo alle 21/22 di sera se dopo una o due ore si va a letto eppure c’è chi lo fa solo per dire ecco ora ho la mente libera posso dormire tranquillo.

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