PROFONDO COME IL MARE, LEGGERO COME IL CIELO
Dedicato a Gianluca
Ho acquistato questo libro prima ancora di finire Le coordinate della felicità.
Ero un po' titubante perché l'autore stesso lo definiva un saggio sulla filosofia buddista
e non ero certa di voler leggere un saggio.
Sto scrivendo questa riflessione ora, ma il libro non l'ho ancora terminato.
Mi mancheranno una quindicina di pagine e non so quando avrò il coraggio di leggerle.
Sono lì che aspettano da oltre un mese ormai,
la verità è che non voglio che finisca.
Non voglio girare l'ultima pagina
perché in tutti questi mesi è stato un sollievo sapere che ancora non l'avevo letto tutto,
che magari la risposta a quel dubbio si poteva trovare lì in quelle poche pagine che ancora mi mancavano.
Questo è il motivo per cui non so quando concluderò questa lettura.
Questo libro è stato invadente, penetrante, diretto, realista a tratti devastante.
Accettare, o provare ad accettare, le verità che ci stanno strette non piace a nessuno.
Oltre ad avermi guardato dentro mi ha dato molte risposte,
mi ha fatto chiarezza su una foschia cupa che mi accompagnava da anni.
I benefici di un'invasione simile non la cogli subito,
quando distruggono le tue certezze,
inizialmente provi paura,
ti senti spaesato ma è normale,
è un passaggio necessario.
Quando i muri crollano inizialmente la luce ti da fastidio
ma appena i tuoi occhi si abituano al sole
ti rendi conto di quanto stavi soffrendo al buio senza nemmeno accorgertene.
Tutto il libro sembra una ricetta:
una linea guida per vivere bene, per stare bene, con se stessi e con gli altri.
Non so voi, ma io anche quando provo a seguire le ricette faccio dei disastri ugualmente,
nonostante la precisione e l'ossessione di misurare tutto al milligrammo.
A volte la vita mi sembra simile,
sai esattamente come si montano gli albumi, come dovresti fare per...
eppure sembra non bastare.
Questo libro è stata una boccata d'aria,
una pausa da questo mondo che non ho ancora compreso.
Non pensavo che un libro potesse essere un posto sicuro.
Quando mi sentivo soffocare correvo a cercare tra quelle righe l'aria che mi mancava
E' stato un viaggio meraviglioso
Grazie Gianluca per averci mostrato una strada diversa
quella del rispetto, della gentilezza, della trasparenza.
Grazie per averci mostrato che possiamo scegliere chi essere ma soprattutto come comportarci.
Che si può, che si possono prendere le distanze da questa corsa alla produttività,
da questa cultura nella quale siamo cresciuti.
Grazie per averci mostrato che l'essenzialità è bella,
che per essere sereni con se stessi e con gli altri non dobbiamo aggiungere qualcosa ma togliere.
Se vi sentite spesso incompresi, schiacciati forse è solo perché
siete cresciuti con una filosofia che non si addice al vostro carattere, alla vostra sensibilità.
Vi hanno insegnato ad ignorare,
a correre,
a guardare l'obiettivo,
ad arrivare al traguardo prima degli altri.
Vi hanno fatto credere che queste siano le cose importanti.
Mentre io le ho sempre ritrovate nei sorrisi,
nella condivisione, nell'unione di due anime affini quando si incontrano,
nei legami, negli abbracci, nelle colazioni.
In tutto ciò che spesso neanche ci accorgiamo di avere.
In tutto ciò che spesso neanche ci accorgiamo di essere.
Questo libro mi ha fatto rallentare,
mi ha dato il tempo di osservare quanto sia meravigliosa questa vita
mi ha fatto notare quanto poco mi guardassi intorno,
di quanto poco ascoltassi veramente gli altri,
di quanto poco mi amassi...
Per la filosofia buddista non esiste il dualismo
Non c'è separazione
Gianluca è stato un maestro nello spiegare questo concetto,
questa è stata una consapevolezza che mi ha salvato la vita.
Un consiglio:
se intraprendete questa lettura dovrete essere disposti ad accettare quella cosa da cui noi tutti rifuggiamo:
la verità.
Sei bravissima
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